Natale e le sue origini pagane

Natale e le sue origini pagane

Il Natale è una tra le feste più celebrate nel mondo moderno, eppure le origini di questa festa sono pagane. Il Natale celebra la nascita di Cristo e la parola stessa deriva dal participio perfetto “natus”, ovvero “nato” in latino. Non è soltanto l’etimologia a farci comprendere le sue origini pagane, ma anche la storia di questa festività, che risale a molti anni prima della nascita di Cristo. 

Più precisamente, venivano celebrate due feste, la prima “Natalis Solis Invicti” e la seconda “Saturnali”, in onore di Saturno, dio dell’agricoltura. La prima festa ha avuto una forte influenza nella percezione della nascita di Gesù Cristo, definita come la nascita del “sole di giustizia”, mentre la seconda festività  si riferisce alla modalità della celebrazione, che consisteva in sostanziosi banchetti e scambi di doni. Queste due festività furono determinanti per la creazione del moderno Natale e, anche se non è stato dimostrato, questa è la teoria più accreditata. Infatti, verso il 200 era diffusa la credenza che Gesù Cristo fosse nato il 6 gennaio, e solo col tempo la data divenne il 25 dicembre. 

Col tempo anche il Natale venne “contaminato” da altre tradizioni pagane  come, ad esempio, quelle germaniche e celtiche. Infatti, ritroviamo l’uso decorativo del vischio,  dell’agrifoglio e dell’albero di natale. Andando ancora più avanti nel tempo, troviamo invece la creazione del presepe, dei tipici dolci natalizi come il panettone e il pandoro e l’aggiunta di vari personaggi come San Nicola, Krampus o il più recente Grinch.
Il Natale, al giorno d’oggi, ha assunto un significato più laico ed è un richiamo alla famiglia e alla felicità. Ogni paese ha delle tradizioni particolari molto lontane dal Natale che siamo abituati ad immaginare in Italia; ad esempio, in Polonia, la cena della vigilia inizia solo quando appare la prima stella nel cielo. Nel Sud Africa, il Natale viene festeggiato in mezzo all’estate, ed è quindi accompagnato da balli e fiaccolate, lasciando le porte delle case aperte per accogliere ogni persona.

Nonostante ogni nazione abbia le sue tradizioni e le sue credenze legate al vero significato di questa festività, alla base di tutto c’è un fattore comune che lega la quasi totalità del mondo, ovvero la volontà di riunirsi insieme, soprattutto adesso che siamo divisi da una pandemia.

Andrè Bautista

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