Spec. Costruzioni aereonautiche

Molti di noi conoscono la specializzazione di Costruzioni Aeronautiche, ma per chi si fosse distratto vi presentiamo il corso grazie alla disponibilità di uno dei Docenti del corso il Prof. Geronzi, che ha risposto alle nostre domande. 

Prof si può presentare?

Sono il Ranieri Geronzi, docente della materia Strutture, Costruzioni, Impianti, Sistemi, del Mezzo Aereo (SCISMA) del corso di Costruzioni Aeronautiche. Sono un ingegnere meccanico laureato all’ Università di Bologna nel 1983. Ho iniziato la mia vita professionale presso la centrale nucleare di Montalto di Castro, come addetto all’ ufficio tecnico. Successivamente ho lavorato per 13 anni con ENI nell’ industria chimica nazionale nel settore delle materie plastiche, prima presso lo stabilimento di produzione Policarbonato di Nera Montoro, e poi presso il petrolchimico di Brindisi nell’aerea di produzione di MDI (Metilen-difenil-isocianato); sono stato assunto come tecnico di processo per raggiungere la posizione di Direttore di Stabilimento. Nel 2002 ho lasciato questo settore, ed ho “casualmente” iniziato la professione scolastica. Nonostante ciò, come è mia abitudine, ho cercato di interpretare al meglio questa mia professione cercando di mettere sempre al primo posto gli studenti che quotidianamente mi trovo davanti, le loro aspirazioni, i dubbi e le incertezze che li accompagnano in questo periodo della loro vita.

Per quanto mi riguarda faccio difficoltà a descrivermi in quanto, come nella favola di Esopo, la mia “bisaccia dei difetti è nella schiena e si fa fatica a vederli” …eppure ci sono e tanti!!

Da quanto tempo è docente presso la nostra  scuola? e da quanto questa specializzazione?

Come detto svolgo la professione d’ insegnante dal 2002. Ho iniziato presso l’ITIS “Rosatelli” di Rieti, nell’ indirizzo meccanico, poi sono tornato all’ITT Da Vinci a Viterbo, con una breve interruzione di un anno presso l’IPSIA “Orioli” sempre nell’area meccanica.
Sono docente della materia SCISMA dal 2007.

Quali sono i motivi che l’hanno spinta a occuparsi di tale specializzazione? La ritiene adeguata a noi studenti o correggerebbe qualcosa? 

Diciamo che il settore aeronautico mi ha sempre appassionato e attratto, non a caso la mia tesi di laurea è stata svolta proprio in questo settore, quindi una volta presentatasi l’occasione ho scelto di seguire questa specializzazione, anche perché, era una novità per Viterbo.

Se sia adeguata o no, è difficile a dirsi.  L impegno quotidiano è proprio quello di essere al passo con i tempi, ma dato il settore e la continua evoluzione tecnica non è certamente facile. Diciamo che è necessario essere come docenti, molto flessibili e versatili, in maniera tale da cogliere tutte le occasioni che si presentano per migliorare la preparazione tecnica e umana degli studenti.

Quali sbocchi lavorativi permette questa specializzazione? Se qualcuno volesse  continuare consiglierebbe l’università o altri percorsi? 

Il principale sbocco lavorativo è quello della manutenzione, costruzione e montaggio del mezzo aereo in senso generale del termine, sia in campo civile che militare, non a caso siamo certificati come Licenza di Manutentore Aeronautico per l’ECR della categoria B1.1 e B1.2 cioè aerei con motori a turbina e a pistoni. Siamo una delle due scuole italiane che ha ottenuto questa certificazione. Anche l’università può essere una scelta ottimale, anche se di grosso impegno spesso sottovalutato dagli studenti. Ci sono poi gli Istituti Tecnici Superiori, ad indirizzo aeronautico che potrebbero essere una strada molto interessante e meno impegnativa di quella universitaria.

Onestamente nota interesse negli studenti di oggi nella disciplina della specializzazione?  O vede che lo studente è cambiato rispetto a 10 anni fa? 

Personalmente mi sembra che ci sia interesse per la nostra specializzazione, anche perché cerchiamo di proporre, come detto, diversi momenti alternativi allo studio, finalizzati a offrire un panorama più orientato da dopo diploma.  L’ obiettivo non è tanto quello di attirare più studenti possibile e fare numero, ma cercare di mettere a disposizione dei ragazzi che lo desiderano, un percorso che possa stimolare lo sviluppo della studente portandolo in maniera più consapevole possibile dall’ adolescenza alla maggiore età; quindi oltre alla conoscenza è anche necessario favorire lo sviluppo di capacità di comunicazione, il sapersi relazionare, l’essere flessibile, l’ essere in grado di risolvere un problema, l’ etica del lavoro, l’ empatia.

Tutte queste caratteristiche si sono evolute nel tempo, e sicuramente 10 anni fa, come docente ero molto più concentrato sulle nozioni, sulla conoscenza delle cose. Oggi purtroppo, la nostra società tende all’ iperconsumismo o come si dice alla “crescita economica” come se il “fare soldi” sia il fine della nostra vita: purtroppo anche lo studente, elemento più debole della società, è caduto e cade in questo grossolano equivoco di fondo, difficile da combattere.

Ci può spiegare quali sono i progetti della sua specializzazione?

Purtroppo in questi ultimi due anni fare progetti è diventato impossibile, a seguito dello stravolgimento delle regole di vita quotidiana e soprattutto ne ha risentito la scuola. Quello che possiamo dire è che stiamo cercando di arricchire ulteriormente il nostro laboratorio di nuove attrezzature e velivoli. Inoltre stiamo puntando su progetti di internazionalizzazione del percorso didattico con esperienze di lavoro all’estero, come abbiamo fatto negli ultimi due anni. Oggi più di questo non possiamo proporre, anche perché oramai il sottoscritto ha una certa età ed è prossimo a lasciare il testimone ad altri docenti più giovani.

Intervista curata da Francesco Navarra e Francesco Forti.

Website | + posts

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *