Spec. Informatica

Spec. Informatica

>Per presentare il corso di informatica, Giacomo Minnetti e Fabrizio Zampetti hanno deciso di  intervistare il Prof. di informatica Francesco Scialacqua, facendo alcune domande che molte persone si chiedono pensando a questo indirizzo.

> Quali sono le qualità che non possono mancare a un informatico?

La prima qualità che un informatico deve avere è la passione e la voglia di scoprire. Programmare è un’attività artigianale, così come un falegname concepisce e realizza un oggetto in legno così un informatico deve inventare soluzioni uniche. L’altra qualità che non può mancare è la resilienza, intesa come la capacità di adattarsi alla rapida evoluzione del settore. Ormai il numero di linguaggi, tecnologie, framework è elevatissimo e bisogna avere la capacità di orientarsi e guardare in prospettiva, pensando a quali saranno le future tecnologie e quelle che diventeranno obsolete.

Quanta richiesta c’è nel mondo del lavoro di periti informatici?

Posso rispondere per esperienza personale ancor prima di snocciolare dati statistici. Da quando mi sono diplomato nel luglio del 2000 il mondo ha incontrato numerose crisi economico finanziarie. A fronte di queste crisi la disponibilità di posti di lavoro nel settore informatico non è mai mancata. Basta pensare che mentre nel 2000 il software era soprattutto orientato ai personal computer, ormai è orientato a miliardi di dispositivi, dai nostri telefonini, ai nostri orologi ai nostri elettrodomestici. Cosa importante da dire è che la disponibilità ampia di posti non corrisponde con la regola “c’è un posto per tutti”. Vale invece la regola “c’è posto per chi ha la passione per l’informatica” e al momento i posti sono di più rispetto alla richiesta.

> Quanto rende il lavoro dell’informatico?

Sempre ripercorrendo gli anni dal mio diploma, la retribuzione ha subito un forte impatto dovuto al passaggio all’euro, che ha ridotto della metà il potere d’acquisto di tutti gli stipendi. Ma la vera opportunità che offre l’informatica non va vista in termini di salario medio del settore, ma nell’opportunità di fare delle fortune inventando nuove cose o collocandosi in nicchie di mercato.

> Pensa che il lavoro dell’informatico possa passare momenti di crisi in futuro?

Non è possibile immaginare un futuro in cui non ci sarà una crisi dell’informatica. Di certo sarà un momento che non vedo prossimo.

> Pensa possa cambiare il lavoro dell’informatico in futuro? Se sì, come?

Il lavoro dell’informatico cambia in continuazione. Bisogna sempre predisporsi per il prossimo cambiamento, senza mai fare le radici con la conoscenza che uno ha già acquisito. Il settore che al momento proietta l’informatica nel futuro è rappresentato dalla sfida del Machine Learning e dell’intelligenza Artificiale, che non va confusa necessariamente con la creazione di Robot che prenderanno il nostro posto. Intelligenza artificiale significa ad esempio rendere efficiente il web, far comprendere alle macchine il linguaggio naturale.

Giacomo Minnetti, Fabrizio Zampetti III CIA

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