Spec. Ambiente e Territorio

Spec. Ambiente e Territorio

In questa scheda vogliamo presentarvi il Corso di Costruzioni Ambiente e Territorio attraverso le parole del Prof. Fociani. 

Prof si può presentare? Da quanto tempo sta a scuola, da quanto insegna questa specializzazione?

Maurizio Fociani, laurea in ingegneria civile edile, immesso in ruolo a seguito di concorso per cattedre del 1990. Inizio insegnamento presso l’Istituto Tecnico Filippo Nicolai di Viterbo nel 1992. A parte una parentesi di pochi anni, utilizzato a Vetralla, ho sempre insegnato a Viterbo nel medesimo Istituto (oggi L. Da Vinci). Insegno Progettazione, Gestione del Cantiere e Disegno dall’immissione in ruolo.

Quali sono i motivi che l’hanno spinta a occuparsi di tale specializzazione? La ritiene adeguata a noi studenti o correggerebbe qualcosa?

Ho scelto di insegnare al Corso Geometri perchè lo ritengo un indirizzo che forma in modo completo il ragazzo e lo prepara ad una professione che continua ad avere ottime possibilità di sbocco lavorativo. Negli anni novanta il piano di studi legato all’indirizzo era fortemente incentrato sulla cultura generale nei primi due anni per poi virare, sempre in presenza delle materie letterarie e scientifiche di base, verso un’ampia formazione tecnico professionale. Costruzioni, Tecnologia delle Costruzioni, Estimo, Economia e Topografia, svolte con un monte ore settimanale adeguato, formava professionisti di livello dando loro strumenti adeguati al mondo del lavoro da affrontare. Poi si è virato verso il corso Cad che ha, di fatto, stravolto programmi, piano di studio, distribuzione delle materie ecc. Si è deciso di spostare una materia importantissima come Diritto dal triennio a biennio così da trasmettere importantissime conoscenze giuridiche in modo asincrono rispetto allo svolgimento delle altre materie del triennio a cui diritto è strettamente legato. In ultimo la riduzione del monte orario di alcune materie (per esempio topografia in quinto) e la distribuzione degli argomenti di programma fatto in maniera dissennata (es. Progettazione: terzo anno 30% degli argomenti totali, quarto anno 60% e quinto anno argomenti pari a circa il 10% del totale) hanno reso molto meno formativo il corso di studi.

Quali sbocchi lavorativi permette questa specializzazione? Se qualcuno vorrebbe continuare consiglierebbe l’università o altri percorsi?

Sbocchi lavorativi notevoli: professione libera (si tenga conto che il geometra è ancora considerato il taumaturgo per ogni necessità nei paesi), lavoro in imprese di costruzione, possibilità di fare concorsi pubblici in ambito tecnico. Università: ingegneria, architettura (entrambe frequentabili con buoni risultati visto il bagaglio di conoscenze che l’indirizzo fornisce). 

Onestamente nota interesse negli studenti di oggi nella disciplina della specializzazione? O vede che lo studente è cambiato rispetto a 10 anni fa?

Lo studente di oggi, causa il disastro delle scuole elementari e delle scuole medie, ha un bagaglio di conoscenze ridottissimo e quindi affronta gli argomenti del corso geometri in modo meno consapevole. Poi l’abitudine a fruire di informazioni attraverso il sistema semplice ed ottuso dei filmati (telefonino come strumento di unico contatto con il mondo) non sapendo più leggere libri conduce ad un alfabetismo di ritorno contro il quale poco è possibile fare.

Ci può spiegare quali sono i progetti della sua specializzazione?

Io non credo ci siano grossi programmi al Ministero per migliorare il corso di studi. Gli insegnanti della nostra scuola autonomamente stanno conducendo delle piccole battaglie personali per cercare di insegnare al meglio. Io personalmente insegno le mie materie nello stesso modo in cui le insegnavo 25 anni fa. Era, è e sarà ancora per un po’ il modo migliore e più completo di insegnare. Ritengo che il mio compito sia quello di pormi al servizio dello studente trasmettendogli quante più informazioni posso facendole assimilare al meglio. Il resto degli inutili adempimenti che negli anni le burocrazie ministeriali hanno introdotto distolgono l’insegnante dalle pratiche formative indispensabili per far progredire il proprio lavoro e le conoscenze dei discenti. Ah dimenticavo, molti fra noi vecchi insegnanti sono abituati ad insegnare come si deve, ma si sta notando il cambiamento della scuola da fucina di cittadini e di tecnici ad una scuola trasformata in un enorme parcheggio, nel quale si collocano i ragazzi dalle 8 alle 14 così da toglierli dalla strada e far loro trascorrere la mattina in sicurezza.

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