Spec. Telecomunicazioni

Spec. Telecomunicazioni

Per via dei vari indirizzi presenti nella nostra scuola, è difficile farsi un’idea chiara di come essi siano e cosa possano darci, e a chi meglio chiedere se non hai professori di queste specializzazioni, di seguito le risposte del professor Terzo Clementi, che ringraziamo per la disponibilità, ed il tempo offerto. 

EF: Cosa si intende quando parliamo di “TELECOMUNICAZIONE”?

TC: Beh il concetto è abbastanza semplice, basta guardare all’etimologia del nome di questa materia…con il termine “comunicazione” ovviamente si intende lo scambio di informazioni, che può avvenire tra esseri umani o tra uomo e macchina e viceversa, mentre con la parola “tele”, proveniente dal greco, si intende “a distanza” quindi possiamo dire in sostanza che le telecomunicazioni servono per “comunicare a distanza”.

EF: Cosa può offrire questo indirizzo a livello lavorativo?

TC: Parlando del mondo del lavoro abbiamo veramente l’imbarazzo della scelta per quanti sono i campi ai quali questa materia può essere applicata…uno dei  più gettonati, per esempio, sono le trasmissioni in rete o le trasmissioni radar.

EF: Quali sono i rischi riguardanti questo campo?

TC: I rischi riguardanti questo tipo di ambiente sono molteplici ma se volessimo fare un esempio, possiamo parlare delle frequenze radar, frequenze che variano a seconda di come vengono modulati quest’ultimi e che potrebbero risultare dannose se venisse fatto un lavoro non corretto, ecco perché è sempre importante sapere e pensare a quello che viene fatto quando si lavora, ma questo andrebbe applicato a prescindere in tutti i mestieri.

EF: A parere suo cosa trova più affascinante in questo campo?

TC: La cosa che mi stupisce di più delle telecomunicazioni è il fatto di poter comunicare con chiunque e con qualunque cosa, ad esempio programmi, PLC, altri computer ed anche altri esseri umani distanti da noi molti molti chilometri.

EF: Se dovesse consigliare ad un ragazzo come affrontare al meglio questo indirizzo cosa gli direbbe?

TC: Sicuramente gli consiglierei di imparare molto bene “l’arte della comunicazione” o per meglio dire il linguaggio del sistema, quello che serve per poter comunicare in modo chiaro, con l’uomo e con la macchina in qualunque modo.

Intervista a cura di Enrico di Fiore.

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